Resilio: viaggio artistico nella bellezza 2022-23

Fondazione Mus-e Italia ETS

*SOLO PER I PROGETTI IN FASE DI RACCOLTA: l’importo delle donazioni raccolte non si aggiorna automaticamente ma a seguito delle verifiche effettuate dalla Fondazione.

Il progetto

Il progetto proposto alla Fondazione Comunitaria Nord si svolge nel territorio di Bresso, nello specifico nella scuola Via Bologna, proseguendo nel solco già tracciato nell’annualità in corso: è un contesto sociale, economico e culturale piuttosto positivo per lo sviluppo dei bambini, che hanno risentito tuttavia del periodo di lockdown e di generale incertezza per il futuro, acuito dai conflitti e dalle difficoltà degli ultimi tempi. In questo senso, il bisogno a cui Mus-e intende rispondere è la necessità di fornire strumenti cognitivi capaci di rafforzare il benessere psicologico del bambino e sviluppare attitudini quali resilienza, fiducia, collaborazione, autostima. Il linguaggio artistico diventa mezzo per rielaborare l’esperienza degli ultimi anni, trasformarla e affrontarla nei suoi momenti più difficili, acquisendo una maggiore consapevolezza e favorendo contemporaneamente l’inclusione dei bambini più fragili. I fruitori del progetto sono 125 bambini di scuola pubblica primaria, 10 insegnanti e anziani volontari, che sperimenteranno un percorso artistico di 18 incontri (di cui 4 in compresenza) da 1h30 per classe, condotti da artisti professionisti. Partendo dalle teorie di Zoltan Kodaly, compositore e pedagogo ungherese che indicava la musica – e l’Arte in generale – come parti integranti dell’educazione del bambino, che riesce così a esprimere al meglio se stesso e ad aprirsi al mondo che lo circonda, il modello Mus-e si avvale delle più moderne metodologie del Teaching Artist e dell'Inclusive Learning: in questo modo, il linguaggio artistico arriva a connettere in modo profondo e concreto l’avvicinamento all’arte con lo sviluppo intellettuale e sociale del singolo individuo, alle sue competenze estetiche e sociali. In particolare, il progetto punta all’utilizzo del linguaggio artistico come mezzo principe per poter aiutare i bambini a rielaborare l’esperienza legata al "periodo Covid" ma anche alle paure ed emozioni che la situazione di incertezza attuale hanno provocato: tramite un ascolto attivo e grazie alla partecipazione degli insegnanti il bambino verrà aiutato nel rafforzare la sua consapevolezza, la sua naturale resilienza e capacità di gestione del conflitto, condividendo le proprie emozioni con il gruppo classe e imparando a rielaborarle in maniera attiva e propositiva. Il valore innovativo del progetto è quello di operare all’interno del monte ore scolastico nella convinzione che l’arte, e il percorso di riflessione che ne deriva, non sia percepito dai bambini come qualcosa di disgiunto, di “altro”, ma parte integrante del proprio percorso formativo, vissuto quindi con la stessa intensità insieme a tutto il gruppo classe.
Altro aspetto innovativo è la possibilità di dialogo e confronto tra generazioni che consente un processo di inclusione e partecipazione, oltre a un forte arricchimento da ambo le parti. Prevede, infatti, la continuazione e l’ampliamento del percorso di coinvolgimento, all'interno dei laboratori, di anziani volontari che partecipino alle attività laboratoriali in classe e attivino momenti di scambio germinativo e proficuo sia per loro sia per i bambini, valorizzando il più possibile l'esperienza dei primi e la capacità creativa dei secondi.
Per il secondo anno, il progetto si inserisce nella progettualità del territorio, perché prevede lo svolgersi di attività artistiche presso Spazio Oxy.gen, cuore dei Giardini della Scienza di Parco Nord. Il coinvolgimento e la sensibilizzazione di famiglie e territorio sull'importanza dell'arte nell'educazione dei bambini punta anche a una sostenibilità futura del progetto, attivando i soggetti dimostratisi più ricettivi sul tema con attività di fundraising locale, come già avvenuto nella 1a annualità.