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Il progetto
Alla sempre presente criticità legata al contesto che caratterizza le periferie del Nord Milano con l’emergenza pandemica dettata dal Covid-19 è nata un’altra criticità: l’isolamento dei più giovani. Oggi non basta più occuparsi solo dei luoghi ma occorre reinventare e trovare un “antidoto” anche alla crescente virtualità di videogiochi e social media che da semplici passatempi, si sono trasformati in veri e propri custodi del tempo libero e delle relazioni dei più giovani e dei giovanissimi. A seguito del Covid – 19 inoltre è emerso quanto sia importante intervenire sugli studenti dei nuclei familiari più fragili.In questo contesto pandemico, occorre quindi non solo riqualificare le periferie intese come “spazi” ma occorre anche ridare fiducia ai giovani e giovanissimi rispetto alle loro capacità e potenzialità personali e scolastiche ed è necessario ridare valore alle relazioni e alla socialità, con l’obiettivo di formare nuovi cittadini con un sano rapporto identitario e con un buon senso di appartenenza, empatia e legame con le aree territoriali di riferimento.
Nasce così l’esigenza di creare “Nuovi Luoghi”: spazi della custodia dell'infanzia e dell'adolescenza in cui bambine e bambini, ragazzini e ragazzine possano trascorrere una parte del loro tempo libero tra studio, arti e ricreazione, condividendo gli ideali di rispetto, inclusione, umanità e tolleranza.Una struttura del “sostare” in cui è possibile spiegare che dialoga con il territorio, in cui, dopo l’orario scolastico, ci si ritrova, si gioca, ci si diverte, si studia, si compensano eventuali difficoltà scolastiche o si arricchisce il proprio bagaglio di nuove conoscenze. Luogo non solo di aggregazione, ma di contaminazione di esperienze. Un vero punto di riferimento per i giovani e i giovanissimi, in un’area, come quella del Nord Milano, spesso dal tessuto non semplice da vivere
L’offerta si articola su: - percorsi di Aiuto allo Studio per facilitare lo svolgimento di compiti, rinforzare e personalizzare le conoscenze degli argomenti svolti a scuola ed offrire un supporto continuativo al percorso scolastico con apprendimenti anche informali; -percorsi ad hoc per ragazzi con fragilità, in un'ottica inclusiva che preveda la centralità dell'individuo valorizzato nella sua dimensione di relazioni reali (es. ragazzi con DSA e BES); - percorsi per l’apprendimento pratico e applicato della lingua inglese e altre lingue straniere con metodologia esperienziale attiva che aiuteranno a sviluppare la comunicazione e supportare le competenze da acquisire nelle scuole; -aiuto nell’apprendimento e rafforzamento della lingua italiana (rivolto in particolare a studenti stranieri, in ottica di inclusione sociale e di reale integrazione);- laboratori con maestri artigiani e operatori di “mondialità”: percorsi per sviluppare la manualità fine attraverso la manipolazione di materiali come la creta, il legno, i tessuti attraverso percorsi che mirano al coinvolgimento di tutti i soggetti, ciascuno con le proprie caratteristiche, potenzialità, fragilità e debolezze, ampliando le esperienze anche a soluzioni “povere” mutuate nei contesti africani e latino-americani.