Ecologie di prossimità

Il Giardino degli Aromi APS

*SOLO PER I PROGETTI IN FASE DI RACCOLTA: l’importo delle donazioni raccolte non si aggiorna automaticamente ma a seguito delle verifiche effettuate dalla Fondazione.

Il progetto

Più di 2 anni fa aveva inizio la pandemia globale di Coronavirus, ed oggi emergono con sempre maggiore evidenza le conseguenze che l’epidemia prima e la guerra, da qualche mese, stanno producendo, in particolare a danno di chi sta ai margini di questa società. Non sono poche le voci, a partire da papa Francesco, e dal mondo sociale e civile, che evocano l’immagine - reale e metaforica - della malattia. Malattia dei singoli individui e di una società intera e globale, delle relazioni, nei confronti del pianeta e dei più deboli. Emerge con chiarezza che l’origine di questa catastrofe planetaria va ricercata internamente a un modo di produzione predatorio che devasta gli equilibri naturali e produce effetti catastrofici anche sulla specie umana e lo spillover con l’emergere del Covid 19 ne è l’emblema. Nonostante l’importante mobilitazione delle istituzioni e del terzo settore rispetto allo stato emergenziale, si rileva un grosso affaticamento delle persone più fragili e dei contesti più periferici, aggravando il senso di precarietà e di isolamento delle categorie più fragili. Il Progetto vuole accompagnare la Comunità Locale in un percorso di osservazione -attiva e partecipata- tra analisi delle cause e l’entità della crisi ambientale e climatica di cui la crisi sanitaria è una conseguenza, e comprendere i fenomeni nella loro interezza e globalità. Contestualmente l’osservazione locale permetterà di individuare fenomeni locali in grado di illustrare la crisi globale. La Prossimità, vissuta in maniera nuova durante il lockdown, in cui si sono riallacciate relazioni con i vicini e con i punti nodali dei Quartieri, diventa cruciale nel Progetto: Ecologie di Prossimità prevede un intervento incentrato sul sostegno e sulla promozione di una Comunità Urbana sensibile ai fattori di rischio ambientali e coinvolta nella cura di spazi verdi biodiversi, in un sistema di economia locale sostenibile, di raccolta di rifiuti organici per la produzione di compost e di aumento delle interconnessioni con i quartieri limitrofi. Tali attività, caratterizzate da un presidio forte del Territorio, a promuovere il Quartiere Fornasè come un laboratorio di pratiche di sostenibilità in cui attuare il Cambiamento. Si intende rafforzare la complessità e aumentare le interazioni tra le varie componenti di una comunità fatta di: flora (migliaia di alberi, anche da frutto, piante spontanee, varietà orticole), fauna (animali selvatici e insetti) e ricchezze umane e culturali, riconoscendo l’importanza delle varie componenti degli ecosistemi. Si intendono favorire le interazioni positive che accrescono l’interdipendenza, la stabilità e la capacità di risposta agli stress. Si attribuisce, pertanto, un significato al Territorio non solo come luogo, ma come occasione per migliorare i rapporti sociali, rafforzare l’appartenenza alla Comunità, offrire occasioni per costituire un ambiente urbano sostenibile e biodiverso con cicli chiusi di risorse e prodotti, a ridotto impatto ambientale e in grado di mantenere l’identità dei luoghi e delle comunità (non solo umane). Verranno coinvolti nelle attività: il gruppo degli ortisti dell’orto-giardino comunitario, i gruppi formali, informali e le associazioni operanti sul territorio di riferimento (i quartieri limitrofi), le scuole, le famiglie residenti nei caseggiati ad Edilizia Popolare e Sociale di via Leonardo da Vinci (grazie alla collaborazione con Dar Casa), l’istituzione Comunale e attori economici che verranno sensibilizzati nell’Ambito della sostenibilità sociale e ambientale. Particolare attenzione verrà rivolta ai soggetti più fragili del Comune di Cormano con un’interlocuzione diretta con i Servizi Sociali dello stesso Ente.