Il Covid-19 ha fatto irruzione nella vita di tutti sconvolgendo gli stili di vita e le routine della quotidianità. Sappiamo che gli effetti psicologici della pandemia non hanno risparmiato in alcun modo i minori, già impegnati nei compiti di sviluppo e li ha investiti costringendoli a mobilitarsi a livello sociale, affettivo-relazionale e a livello personale, interferendo nel loro mondo interno. E’ necessario che i minori mettano mano al proprio vissuto ed elaborino la propria esperienza attivando fattori di protezione e risorse che permettano di trasformare quell’evento in un’opportunità di crescita, cambiamento e resilienza. Attualmente il sistema scolastico si trova in difficoltà nel gestire il ritorno al lavoro in presenza con gli alunni dopo il periodo di lontananza. Ciò riguarda sì la salvaguardia della salute fisica dei minori, ma soprattutto ci si domanda come accompagnare emotivamente gli alunni dopo questa pandemia. La scuola non può tornare alla normalità pensando esclusivamente alle questioni inerenti l’apprendimento, ma deve, per conto della società, adempiere al suo ruolo educativo, mostrando ai bambini che gli adulti sono interessati al loro benessere. Con la riapertura della scuola, dobbiamo considerare che i minori più a rischio risultano quelli che, con settembre, hanno dovuto affrontare il passaggio di ciclo e l’inserimento nella nuova scuola, perché dovranno entrare in un nuovo contesto senza essere stati preparati adeguatamente, con il rischio di sviluppare difficoltà specifiche. Nostro intento è di intervenire in tale direzione per promuovere il benessere negli alunni, garantendo uno spazio accogliente. Si prevede di realizzare alcuni momenti curati da pedagogisti e psicologi rivolti a studenti, genitori e docenti, che possano impattare sul benessere di ragazzi con attività volte ad aumentare la consapevolezza dei comportamenti quotidiani e migliorare l’approccio al contesto scolastico. Si intende inoltre andare ad agire affinché vengano “contrastate le condizioni e gli atteggiamenti di apatia e si prevengano forme di emarginazione”. Considerando che il periodo di lockdown ha impattato in maniera differente sui vissuti dei minori, inibendo o incrementando le risorse personali e familiari a seconda del contesto di vita, si ritiene che il rientro a scuola abbia messo in evidenza il divario tra i soggetti più fragili e quelli più resilienti. Dunque il nostro intento è di lavorare con i gruppi classe affinché nascano rapporti tra pari caratterizzati dall’inclusione e da legami sociali solidi e fondati sui “valori della reciprocità e del dono”. Il progetto è stato co-costruito ad hoc in collaborazione con le scuole.
È possibile effettuare donazioni tramite bonifico sui conti correnti della Fondazione, con l’indicazione esplicita del nome del progetto e/o ente promotore nella causale:
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INTESA SANPAOLO SpA
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