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Il progetto
L’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19 che ci stiamo lasciando alle spalle, se per certi versi ha presentato le medesime caratteristiche di altre situazioni d’emergenza, per altri versi, è stata connotata da due specificità inedite.
La prima è rappresentata dal fatto che, per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale, tutto il mondo ha sperimentato la medesima drammatica situazione, quella dell’emergenza sanitaria, con la connessa diffusione di sentimenti di insicurezza, rischio, paura, angoscia nonché il farsi presente di un tema ancora tabù nella nostra società, ovvero la morte. Per la prima volta nel nuovo secolo, in tutte le parti del mondo, gli abitanti del pianeta si sono resi conto di condividere un destino comune, che l’interdipendenza non è solo economica e che la responsabilità individuale ha evidenti ricadute a livello sociale.
La seconda specificità è legata all’uso massiccio — e alla rilettura in termini anche educativi — dei dispositivi tecnologici, con un incremento esponenziale della cosiddetta “disintermediazione” della fisicità.
Questo ha acceso i riflettori sul significato profondo dell’individuo, del suo benessere o malessere psicologico e delle sue relazioni sociali che sono fonte di salute e conferma della propria identità; se è vero che le tecnologie sono state di grande aiuto, è innegabile che esse si avvalgano di un pensiero, non sempre in grado di far emergere l’espressione dell’umano, fatto di pensieri, emozioni, sogni, desideri e relazioni.
Nasce così l’esigenza di creare nuove situazioni di accompagnamento volte a creare comunione nella comunità; spazi che siano un rifugio: per giovani preadolescenti in cui sperimentare e migliorare l’interesse e la motivazione allo studio, la passione per la vita, la realizzazione dei propri sogni; per le loro famiglie per comprendere i disagi che stanno attraversando i propri figli, il loro disorientamento, le loro paure, la depressione e l’ansia.
L’offerta si articola su:
Laboratori di mestieri e di vita: rivolti ai giovani preadolescenti in cui sperimentare le proprie passioni, emozioni, sogni e desideri e di supporto per le proprie fragilità. I laboratori avranno ad oggetto sia attività laboratoriali per sviluppare la manualità fine attraverso la manipolazione di materiali sostenibili come la creta, il legno, i tessuti attraverso percorsi che mirano al coinvolgimento di tutti i soggetti e al rafforzamento dei loro legami, sia attività di supporto scolastico tramite l'aiuto allo studio.
Attività ricreative per famiglie e per i loro figli preadolescenti in cui sperimentare esperienze condivise di laboratori: i percorsi avranno come oggetto sia attività laboratoriali manuali che attività rivolte alla partecipazione attiva di ragazzi e famiglie su temi di impegno civico verso la propria comunità/di apertura a tematiche di rilievo globale.;
Eventi dedicati alla famiglia: con l’obiettivo di favorire le reti amicali e lo scambio intergenerazionale tra le diverse famiglie del territorio