Sospesi. Ritrovare socialità tramite arte, circo e fantasia

Passi e Crinali APS ASD

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Il progetto

Il contesto pandemico ha visto due categorie di soggetti particolarmente colpite negli aspetto socio relazionali: persone fragili e vulnerabili ed adolescenti/giovani. Questa situazione ha portato a ridurre le relazioni sociali, i momenti di condivisione e creazione di esperienze di vita per questi soggetti: ciò sarebbe stato di difficile gestione per chiunque e lo è stato ancora più significativamente per persone in corso di formazione (adolescenti e giovani) e per persone fragili e vulnerabili. Inoltre l’attuale avvio verso una fase di ripresa della socialità ci porta ad evidenziare il bisogno di accompagnare persone fragili, adolescenti e giovani ad essere in grado di ricercare la socialità perduta sapendo garantire e garantirsi condizioni di tutela ossia di essere in grado di ricontestualizzare i propri bisogni in una nuova quotidianità.
“Sospesi” vuole quindi intervenire in questo contesto offrendo strumenti, metodologie e tecniche in grado di rispondere ai bisogni sopra elencati realizzando attività creativo esperienziali vicine e facilmente fruibili dai beneficiari ma allo stesso tempo in grado di condensare contenuti rispetto ai vissuti, alle paure, alle prospettive dei beneficiari stessi. Si svilupperà in 3 azioni principali che vedranno coinvolti adolescenti e giovani con fragilità e vulnerabilità (minori stranieri non accompagnati, disagio psichico, problemi caratteriali e povertà economico culturale, disabilità fisico cognitiva) nell'ottica di accompagnarli allo sviluppo di abilità e competenze legate alla cura di sè, all'integrazione con le comunità territoriali di appartenenza e allo sviluppo di competenze e abilità comunicative, alla rilettura personale e collettiva del periodo pandemico e all’uscita da esso attivando creatività e socialità protetta. Si attuerà tramite laboratori che permetteranno un apprendimento esperienziale dei beneficiari e una loro attivazione nel territorio.
Circo: tramite laboratori di circo e arti di strada si coinvolgeranno giovani ed adolescenti per creare azioni performative, affiancate da spettacoli di artisti circensi che permettano di utilizzare il corpo per raccontare vissuti ed emozioni e portino a ritrovare la bellezza e l’importanza di “ridere insieme”.
Arte e Fotografia: laboratori artistici e creativi accompagneranno i beneficiari a sviluppare competenze espressive e narrative sul tema dei propri vissuti durante la pandemia. Saranno affiancati da un fotoreporter di fama internazionale (Stefano Schirato) e da un top brand di macchine fotografiche (Leica Camera Italia).
Musica: si coinvolgeranno giovani musicisti/e per effettuare registrazioni di brani, jingle, tappeti sonori e per la realizzazione del sound design legato alla comunicazione.
Eventi, realizzazione di mostre, fanzine e siti dedicati saranno gli output del progetto che permetteranno di restituirlo alle comunità e di sviluppare la continuità a fine progetto.
L’approccio risulta innovativo in quanto:
Parte dall’utilizzo del linguaggio corporeo e di linguaggi analogici per far emergere, esplicitare e condividere i vissuti
Si reca nei luoghi di aggregazione e presenza dei beneficiari per coinvolgerli “a casa loro”
Utilizza la triade coinvolgimento-attivazione-protagonismo per attivare processi di apprendimento ed empowerment individuale, micro ambientale e di comunità
Il progetto farà riferimento sia ai luoghi dell’informalità che a servizi territoriali, coinvolgendoli nel percorso. Il passaggio di competenze sugli strumenti utilizzati ad operatori dei servizi garantirà la prosecuzione delle anche dopo la fine del progetto, mentre l’attivazione di collettivi informali permetterà la continuità rispetto ad adolescenti e giovani.